giovedì, settembre 22, 2016

M5S: E IO DICO NO...A PRESCINDERE !!

M5S: ossia, per evitare di non vincere, abbiamo preferito non partecipare. In soldoni, la cosa è andata proprio così a Roma. Sarebbe contento di noi il barone de Coubertin, inventore delle Olimpiadi moderne...Eppure, a precisa domanda dalla Gruber il prode Di Maio, componente del Direttorio e candidato Presidente del Consiglio in pectore rispondeva così: "La sosterremo se vinceremo a Roma. Se invece dobbiamo affidare la gestione solo a chi gestendo i campi Rom ha creato Mafia Capitale, allora no. 
Preferiamo restituire prima i servizi essenziali alla città. Speriamo di vincere e di essere i migliori alleati delle Olimpiadi per fare un ottimo lavoro". Adesso la musica è cambiata e dopo il no a Roma 2024 della Raggi la risposta di Di Maio è del tutto diversa: "Quelli che oggi parlano delle olimpiadi come occasione per lo sviluppo e l’economia, parlavano allo stesso modo degli scempi che ci hanno lasciato. La mangiatoia è finita. Daje Virgì".
Un progetto gigantesco nato e condiviso con il Campidoglio, buttato nel cestino come un foglio di carta straccia. Quanto al perché, beh, mette quasi nostalgia: contro il mattone, la colata di cemento, la speculazione. È sembrato di sentire il linguaggio vetero comunista dei pretori d’assalto anni ’70. Come se ogni ogni opera sia un abuso, ogni investimento una speculazione. Certo, in Italia questo spesso è vero. Spessissimo. Certo, Roma paga ancora le Olimpiadi del ’60, ma gode anche delle infrastrutture di quell’epoca. 
Ma proprio per questo, per la Raggi, per il suo movimento era l’occasione di essere diversi, di dimostrare che si può costruire, creare lavoro e ricchezza, senza abusi o ruberie. Invece, no. Facile scappare, sindaca. Facile preferire non partecipare. Costringendo però tutta l’Italia a non vincere.
Alla Raggi abbiamo detto: “assumiti la governance e governa il processo", ha precisato il presidente del Coni, Giovanni Malagò. 
Alcuni giornali stranieri hanno criticato la decisione. Però questo non ce lo dicono. Se il Los Angeles Times festeggia perché così la città americana ha una concorrente in meno, il Financial Times prende di mira la Raggi e titola: "Il sindaco populista stronca il sogno olimpico della città". La Bbc sottolinea invece come "in questi giorni la città riesca a malapena a raccogliere la propria spazzatura e tra molti romani l'idea dei giochi genera scarso entusiasmo e il sindaco lo sa".
Dal canto suo, Virginia Raggi dice di non volere le “olimpiadi del mattone” ma non ha il coraggio di organizzare una candidatura che non prevede la speculazione edilizia. Dichiara il buona sostanza di essere una incapace». Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. «Il M5s poteva avere l’occasione di dimostrare cosa significa gestire con “onestà” un grande evento come le Olimpiadi che avrebbero portato soldi e risalto internazionale a Roma e all’Italia. Ci aspettavamo che il movimento cinque stelle dicesse ‘ora vi facciamo vedere come si gestisce un grande evento senza consentire sprechi e ruberie e garantendo un indotto importante». 
Ma evidentemente i Grillini non sono capaci di fare la rivoluzione tanto annunciata. Per la loro politica è solo uno slogan e evitare figuracce hanno rinunciato. La Raggi è una pecora che si spaccia per leone.
Forse c'è un modo di fare l'interesse della Città di Roma, senza dover rinunciare ad un evento mondiale di grande rilevanza e di grandi opportunità per l'Italia di rilanciare le sue offerte di cultura, di bellezza, di arte, di paesaggi e di qualità della sua produzione. Un testardo no pregiudiziale non ha senso. 
Basterebbe pretendere che gli interventi siano fatti salvaguardando l'ambiente, i costi e l'utilizzo successivo....dato che mancano ancora otto anni e che questa non è una candidatura ma una pre-candidatura, ecco che il M5S invece di dire sempre no, avrebbe potuto dimostrare lungimiranza e capacità nel vigilare e far di tutto per evitare ciò di cui accusano tutti "gli affaristi" generalizzando...
Io dico dimostrate che voi siete diversi! E che con voi alla guida “le ruberie” che ventilate non saranno perpetrate proprio grazie a voi. Troppo difficile vero? Meglio dire NO e chissenefrega... ;)

Giuseppe Sagliocco - Lodi

venerdì, settembre 09, 2016

Sceneggiata a cinque stelle...avanti tutta !!


Raggi umiliata dal direttorio: si, perché è stata da loro costretta a silurare anche De Dominicis. infatti adesso l’assessore Raffaele De Dominicis, l’ex magistrato e già procuratore generale della Corte dei Conti del Lazio, nominato solo domenica sera assessore al Bilancio è stato praticamente giubilato. Cosa faranno questi domani???
Una sorpresa dopo l’altra. Prima l’autoaffondamento per dimissioni del mini direttorio romano seguito a distanza di poche ore dall'ennesimo colpo di scena. Una decisione evidentemente imposta dal direttorio nazionale riunitosi in tutta fretta in un albergo della capitale, sotto la guida di Beppe Grillo, sempre più tutore indispensabile di un movimento che appare incapace di camminare in autonomia....Ah, dimenticavo, la Raggi lo aveva nominato solo 4 giorni fa…
La domanda sorge spontanea....ma chi comanda nel M5S? Le menate dello streaming, dell'uno vale uno, dei "sondaggi" in rete tra militanti e del condividere tutto? ONESTA'-ONESTA' ONESTA' ?
Quello che sembrava un partito granitico oggi appare come un castello di carte a cui una manina, forse interessata, ne ha sfilata una. Da banda degli onesti a banda dei bugiardi è stato un attimo. E adesso si fa dura, perché, come dice un antico proverbio russo, con le bugie si può andare avanti ma mai tornare indietro. 
E quindi addio per sempre verginità, addio purezza, addio diversità, addio a tutte le fregnacce che ci siamo dovuti sorbire in questi anni.
Il Cinquestelle non è il partito Bengodi, non lo è mai stato e mai lo sarà, è semplicemente una casta che sta tentando di scalzarne un’altra. Con l’aggravante dell’inesperienza e dell’incapacità che si sono dimostrate maggiori del previsto, non solo a Roma ma in tutte le città in cui sono stati messi alla prova con una unica risposta: la politica non fa per i “grillini”.
I contratti fatti firmare prima della presentazione della candidatura nelle liste del M5S limitano la libertà di coscienza degli eletti e, pertanto, sono in contrasto con i principi democratici del nostro ordinamento costituzionale. Prestarsi in qualsiasi modo al gioco di Grillo è davvero da ingenui...
In definitiva, il M5S è uno strumento di potere in mano ad un sodalizio privato. Democrazia è pari a zero e se si potesse, senza entrare nel campo dei numeri relativi, anche meno di zero.
La libertà non esiste, ma c'è un "codice etico" i cui garanti sono Grillo e, dopo la scomparsa di Casaleggio, il suo erede, cioè i proprietari del marchio e del Movimento politico.
Chi assume, benché eletto in una consultazione popolare, una funzione rappresentativa, al momento della candidatura, è stato obbligato a firmare un contratto, con richiamo al codice etico del Movimento, in cui è previsto il pagamento di una penale.
Per non incorrere, pertanto, nella richiesta di una penale da parte del sodalizio M5S, per eventuali procurati danni di immagine, l'eletto deve sottostare a tutte le condizioni che sono imposte nel contratto.
Tutti i nodi stanno venendo dunque al pettine. No alla sinistra e no ai 5 stelle, toccherà a un nuovo listone di centrodestra contrastare l’ascesa degli asceti Renzi e Grillo? Proviamoci tutti assieme, non abbiamo scelta !!

Giuseppe Sagliocco – Indipendente
Lodi 

martedì, settembre 06, 2016

RENZI SI E' IMPADRONITO DELLA RAI !!



Ormai non passa giorno senza che lo straordinario quartetto vocale BERMAREAL (Bergoglio-Mattarella-Renzi-Alfano), si esibisca nelle sue sfacciate interpretazioni canore su tutti i telegiornali di più largo ascolto, con canti e controcanti sulla politica dell'accoglienza e sulla necessità di condividerne e ratificarne gli effetti. Spesso essi lamentano le morti per annegamento quasi ne fossimo i responsabili e non senza cercare di impietosirci e di convincere gli Italiani. 
Parlano...parlano, parlano (ma quanto parlano?) di quanto sia ingiusto e nocivo contestare e contrastare il governo Renzi nella sua azione finalizzata alla trasformazione dell'Italia in una repubblica delle banane, capace di decretare il trionfo dell'Islam, delle Moschee, del burka, dei burkini e di Maometto il suo profeta, che considera la donna un essere inferiore e la condanna all'asservimento della volontà dell'uomo, cui conferisce ogni potere di vita e di morte.
L'intera RAI presa d'assalto, occupata e presidiata dagli uomini di Renzi, che sistematicamente bombardano gli Italiani con una massiccia propaganda per il SI' al referendum sulla riforma costituzionale e sulla politica dell'accoglienza. Ed è proprio in un tal mortal contesto che brilla fulgida l'insignificanza di una opposizione inesistente, che profferisce parole, ma che nulla fa di concreto per cambiare una situazione che, giorno dopo giorno, diviene sempre più drammatica e insostenibile. 
In molti mi chiedono che cosa fare, ma ove l'opposizione, Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia, limiti la propria azione a inutili verbalismi e non decida di scendere in piazza brandendo i forconi sotto le finestre di Palazzo Chigi, mi sembra chiaro che l'imberbe Matteo continuerà a fingersi sordo e cieco e a indisturbatamente proseguire nella premeditata opera di demolizione e di annientamento di quella che fu l'Italia nata dal Risorgimento, per il cui sorgere intere generazioni sacrificarono la vita. 
Volete davvero continuare a lasciare il Paese nelle mani di questo sbruffoncello? Beh, sapete cosa vi dico? Io non ci sto...ne con la sinistra ne con i santi "cittadini" del M5S. Questo è il governo dei padri, dei figli e dello Spirito santo. Amen !!



Giuseppe Sagliocco - Lodi