mercoledì, maggio 23, 2012

Sono convinto, presto ci saranno nuove tasse



Si uscirà dalla crisi solamente quando si risolverà il problema euro, quindi paradossalmente un'implosione della moneta unica potrebbe essere benefica, perché porrebbe fine a questa lunghissima agonia.

Tutto come previsto. L’Unione europea ha certificato che i conti di Monti non tornano e il prossimo anno, per farli quadrare, sarà necessaria un’altra manovra. Come è noto, nonostante le tasse, il debito pubblico non è diminuito ma al contrario aumentato, mentre il prodotto interno lordo invece di aumentare è diminuito. Per il bilancio dello Stato si tratta di un mezzo disastro, perché se il debito sale e il Pil scende vanno in vacca tutti i parametri, in particolare quelli usati dagli investitori per decidere se comprare oppure vendere i nostri titoli di Stato. In tre parole, siamo nella palta. Con il rischio che agitandoci di più, si vada a fondo più in fretta.

Già, perché se con la stangata con cui il bocconiano ci ha dato il benvenuto siamo rimasti storditi, con la successiva rischiamo di rimanere esanimi.
Certo, recuperare un po’ di ossigeno non sarà facile, ma almeno bisognerebbe provarci, attuando la riduzione della spesa, ma questo governo tutto sembra intenzionato a fare tranne che tagliare.

A soli sei mesi di distanza dall’insediamento del governo appare dunque chiaro che questa non è la ricetta per uscire dalla crisi, semmai per rimanervi. Pertanto è indispensabile, a mio modo di vedere, il taglio dei costi della politica, la riduzione della pubblica amministrazione e lo smantellamento del sistema clientelare. Ma, fossimo nei panni di chi ha il compito di dirigere la nostra politica monetaria ed economica, cominceremmo a pensare anche all’uscita dall’euro.

Chi invece non appare affatto pronto alla rottura della moneta unica è il governo. La fede cieca di Monti nell’Europa lo sta spingendo miopemente sull’orlo del crac. Il nostro primo ministro avanza imperterrito sulla via del rigore voluto dalla Germania, senza pensare ad altro. Neppure sembra essersi accorto che in pochi mesi su 27 governi dei paesi che compongono l’Unione 16 sono saltati, mentre di quelli che fanno parte dell’euro 10 su 17 hanno gettato la spugna. Che altro deve succedere per capire che quella intrapresa non è la via per il risanamento ma per l’affossamento?

L'eurozona è stata un grandissimo affare per la Germania e per i Paesi del nord che hanno così eliminato le valute più deboli e quindi la concorrenza. I Paesi più deboli come l'Italia sarebbero subito dovuti correre a darsi regole come quelle tedesche per evitare di pagare il conto, in termini di tassi e non solo, dell'unione tra economie molto diverse tra loro. Solo che non l'hanno fatto...

E così mentre Berlino continua a beneficiare di tassi prossimi allo zero e di una moneta molto più debole di quanto sarebbe stato il marco, l'Italia non deve sognare un ritorno alla lira (da cui "avrebbe vantaggi e svantaggi") ma fare presto quelle riforme strutturali necessarie: pensioni, flessibilità del lavoro, taglio della spesa.


Giuseppe Sagliocco



venerdì, maggio 18, 2012

"MammamiaPisapia!!!" e l'adunata sediziosa...



Dopo la torre Galfa, adesso il presidio dei lavoratori di Macao è in Via Galvani. Il sindaco Pisapia, anziché far rispettare l’ordine pubblico dato che c’è un quartiere bloccato, temporeggia.

E’ ora di mettere la parola fine a questa ennesima sceneggiata arancione, le strade venno liberate!

Inoltre, come se non bastasse, chi potrebbe vietare ai musulmani di Milano di occupare abusivamente uno spazio (come hanno fatto i giovani di Macao) per vedere riconosciute le loro richieste…come mai a chi ha occupato una torre viene proposta l’assegnazione mentre la comunità islamica dialoga con la giunta da un anno senza intravedere all’orizzonte volontà concrete?

Per fortuna Boeri anticipando il sindaco “temporeggiatore” ha ben chiarito che per accedere all’area ex Ansaldo, si dovrà partecipare a un bando pubblico, ma anche essere una associazione dotata di statuto giuridico. Queste sono le “regole” del Comune di Milano.

Quindi, se Macao vorrà partecipare dovrà darsene uno…

Ai ragazzi, Pisapia ha spiegato che l’Ansaldo sarà disponibile tra tre settimane circa, ma evidentemente l’ha sparata grossa, dato che se ci sarà il bando occorreranno mesi per l’assegnazione e inoltre, come sottolinea il capogruppo Pdl Masseroli, per circa la metà degli spazi esistenti in Via Tortona, non ci sarebbe l’agibilità….L’attore di sinistra Dario Fo, sempre presente in queste occasioni a dar man forte a centri sociali, e sinistra di piazza in genere, ha lodato Pisapia per il “grande risultato” (quale?). Ma i giovani di Macao ancora non sono contenti, perché loro “non vogliono uno spazio, ma vogliono autodeterminarsi…”e ancora, perché Macao non è un luogo dicono ma un modo di fare, di essere e di esserci…..mah…..Povera Milano!!

Siamo alle comiche…per l’ex Ansaldo servirà una gara, ma Macao risponde no al Comune; Pisapia e Boeri invitano il collettivo all’assemblea pubblica di oggi, ma quello che è evidente comunque è che sono tre giorni che Via Galvani è “in ostaggio”; sarebbe opportuno un blitz per sgomberare questa adunata sediziosa!!
La polemica è aperta grazie al Sindaco “temporeggiatore” dunque. E i musulmani come detto, stanno pensando di utilizzare lo stesso metodo di Macao: quale sarà la loro prossima mossa? Pisapia andrà a incontrare gli islamici che avranno occupato l’ospedale Bassi in Viale Jenner?

Intanto sulle pareti della Torre compaiono le foto dei consulenti amici e di amici degli amici che Pisapia copiosamente ha portato con se in Comune (a spese nostre, si intende…) trovando spazio e riservando loro stipendi superiori alla media…altro che favorire i precari, Pisapia ha dapprima criticato i consulenti della Moratti, salvo poi “premiare” una volta eletto, decine e decine (sono circa un centinaio finora, i consulenti di nomina diretta del Sindaco) di soggetti esterni all’amministrazione che hanno il solo e unico merito di essere stati “arancioni” alle ultime elezioni comunali. Andiamo bene milanesi…qui si predica bene e poi si razzola male. Mammamia Pisapia!!!!!!


Giuseppe Sagliocco

lunedì, maggio 14, 2012

Il nostro sistema non consente al Paese di essere governato.



C’è grande pessimismo, scarsa fiducia nel futuro a cui dovremmo reagire, credo, con una politica totalmente diversa da quella che e’ la cosiddetta politica del rigore. Spero che il presidente Monti abbia compreso che la societa’ italiana non regge piu’ su una linea ultra rigorista non accompagnata da investimenti e da misure sociali nei confronti delle aree piu’ deboli della societa’italiana!

Che sia solo un ramo del parlamento ad approvare le leggi e che il presidente del Consiglio possa nominare o revocare un ministro sono due dei punti della riforma istituzionale su cui, secondo Silvio Berlusconi, va trovato l’accordo con la sinistra; si perché o troviamo l’accordo con la sinistra affinchè il presidente del Consiglio abbia gli stessi poteri degli altri premier, o altrimenti l’Italia non si ammoderna. La speranza è che i sacrifici fatti dal precedente governo dimettendosi portino al risultato da sempre inseguito: il cambiamento dell’architettura istituzionale del Paese. Senza questo cambiamento non si può avere un paese governabile, come non è stata governabile l’Italia e ancora non è governabile adesso...

La riforma federalista iniziata dal Governo Berlusconi non va abbandonata, anzi sarà battaglia politica nei confronti di quella linea ultra-rigorista della Merkel e della Germania che puo’ portare alla rovina molti Paesi dell’Europa e mettere in difficolta’ la stessa Germania. Gia’ oggi la gravissima situazione di crisi della Grecia, che puo’ tradursi in grandi difficolta’ anche per gli altri Paesi dell’Europa deriva dalle scelte imposte dalla Germania alcuni anni fa contro il parere dello stesso Obama e degli Stati Uniti.

Infatti, in questa fase in Italia il partito del Popolo delle Libertà e’ stato sottoposto alle pressioni di due linee estreme: da un lato l’accettazione totale di tutto cio’ che proponeva il governo, che in genere agiva per decreti accompagnati dal voto di fiducia, dall’altra la contrapposta richiesta di una crisi di governo e di elezioni anticipate, a dire la verita’ sostenuta da una larga parte dell’elettorato di centrodestra. E questa schizofrenia ha corso il rischio di dilaniare il centrodestra che rappresenta i moderati.

In sostanza, a mio avviso e per quanto riguarda il nostro Paese, occorre una iniziativa politica e programmatica che superi l’alternativa tra l’accettazione passiva di tutto cio’ che il governo Monti propone, o la crisi di governo.



Giuseppe Sagliocco

mercoledì, maggio 02, 2012

Bondi rappresenta il fallimento di Monti.




C’è poco da fare…le nomine dei commissari attestano il fallimento di questo governo. Monti si era proposto come "salvatore della patria" ed aveva nei suoi piani la riduzione della spesa pubblica. Invece, il governo ha fatto ben altra cosa. Ha aumentato le tasse, non ha abbattuto la spesa pubblica e non ha fatto nessuna riforma; ecco quindi Enrico Bondi, Giavazzi ed Amato chiamati come nuovi collaboratori del premier Monti…

Bondi rappresenta il fallimento di Monti, e del suo uomo di punta Giarda, sul primo obiettivo che questo governo aveva pomposamente affermato di saper conseguire: la riduzione della spesa pubblica.

E dire che tagliare la spesa pubblica in Italia non sembrerebbe difficile a prima vista: basta abolire lo Province o dimezzare il numero dei parlamentari o ridurre i dipendenti pubblici nelle Regioni che hanno 20mila impiegati.

Per cio’ che riguarda le ricostruzioni del passato e prendendo atto del fatto che sull’ICI esistono diverse valutazioni, rilevo che comunque e’ assai faziosa l’unilaterale interpretazione secondo la quale solo l’abolizione dell’ICI avrebbe provocato un ’buco’ e non ad esempio la controriforma sulle pensioni fatta dal governo Prodi nei confronti della riforma a suo tempo operata da Maroni e da Sacconi. La controprova sta nel fatto che l’attuale governo ha dovuto a sua volta intervenire…

Devo anche ricordare, ai labili di memoria, che lo spending review fa parte delle misure gia’ inserite nella Finanziaria del governo Berlusconi: sarebbe buono e giusto che non ci siano tagli alle stazioni dei Carabinieri e ai commissariati di Polizia, strutture che servono ai cittadini. Per il resto, ad esempio nella sanita’ e nella pubblica amministrazione molto si puo’ e si deve fare anche per evitare ulteriori inasprimenti fiscali.

Lo sforzo, comunque, è stato notevole: Monti e i suoi ministri ieri sono stati riuniti 5 ore. Cinque ore di cervelli fumanti, pensieri elevati, saperi incrociati, per arrivare a queste soluzioni geniali e per farci sorridere soprattutto del fatto che un tecnico abbia bisogno di un super tecnico…Olè!!


Giuseppe Sagliocco