lunedì, gennaio 30, 2012

Sacrifici imposti da Monti inutili se non muta la strategia UE


Premetto che ho sempre votato FI prima e voto PDL adesso; ho la tessera dal 94 e credo fortemente nel Segretario Alfano così come resto fedele e riconoscente al nostro Presidente e fondatore Silvio Berlusconi. Aggiungo che il sottoscritto scrive per se e non per altri; quindi se anche molti lettori che ormai mi conoscono molto bene mi identificano come “la voce” ufficiale del Pdl, ebbene io non lo sono mai stato; non lo sono e neanche voglio esserlo. Sono solamente un iscritto al partito, che ha la passione politica fin da ragazzo, che crede in quello che fa e che scrive, in perfetta autonomia e senza dipendere da nessuno. Mi sembrava giusto specificare, in maniera definitiva e per correttezza, che non sono il “portavoce” del Pdl lodigiano, ma un semplice iscritto e militante, che ogni tanto ha qualche buona intuizione, e delle idee che sarebbe bello potessero servire da stimolo per iniziative da vedere realizzate…prima o poi!! Questa è la mia funzione, e con rapporto ad essa continuerò a scrivere di politica.
I sacrifici imposti dal “tecnico” Monti saranno inutili se non muta la strategia UE. La mia previsione è che la crisi durerà finchè l’euro resterà una moneta anomala.
Si, perché siamo anche un po stufi di questo direttorio franco-tedesco e delle indebite influenze delle agenzie di rating…Perfino Monti ha riconosciuto che il fattore psicologico è decisivo per uscire dalla crisi e che un moderato ottimismo anche da parte dei mezzi di informazione è indispensabile. In effetti io sono d’accordo con lui e anche con Berlusconi perché non credo che un pessimista riesca a fare qualcosa di buono nella vita!
Tutti coloro che non si riconoscono in certa sinistra e che anzi si riconoscono nel centrodestra moderato e liberale, devono essere adesso uniti per cancellare una volta per tutte la calunnia, la menzogna di chi aveva indicato in “nostro” governo come unica causa dello spread e della crisi. Tanto per intenderci, un sepolcro imbiancato come il filosofo Buttiglione (!!??) andava vaticinando, in questo spalleggiato dal Letta “cattivo” (l’Enrico del Pd) che con la uscita di scena di Berlusconi si sarebbe avuto un balzo all’indietro dello spread “di 300 punti…”
Al di là oggi delle evidenti gaffes dal vecchio filosofo e del giovane spocchioso Letta, ritengo che il problema da tenere in considerazione sia uno, e cioè la preoccupazione degli italiani per il carico di sacrifici che rischiano di diventare inutili se l’Unione Europea non cambia strategia, puntando non solo sul rigore ma anche sulla crescita e soprattutto se la Banca europea non diventa garante della moneta unica.
Bisognerebbe occuparsi in questo momento della riforma del mercato del lavoro, delle liberalizzazioni e delle privatizzazioni certo, ma quelle vere…quelle che servono realmente al fabbisogno della gente, delle famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese; manca, a mio parere, una nuova legge elettorale con le preferenze (ma senza abbandonare il bipolarismo e l’indicazione della coalizione e del premier), a cui si dovrebbe aggiungere il superamento del bicameralismo perfetto e la riduzione del numero dei parlamentari. Si farà? Chi può dirlo...intanto una prima idea c'è.

Giuseppe Sagliocco
Iscritto Pdl – Lodi
giuseppe.sagliocco@gmail.com

mercoledì, gennaio 04, 2012

Tesseramento e primarie, istruzioni per l’uso.



E’ giusto che gli appartenenti ad un partito siano tesserati e che tra questi siano selezionati i dirigenti del partito stesso a due condizioni:

1) che ogni città possa avere un numero di tesserati non inferiore percentualmente al numero dei voti riportati alle ultime elezioni politiche per evitare la formazione dei “pacchetti di tessere” che sono e restano solo carta e non invece soggetti politici;

2) per le elezioni di partito non dovrebbe essere difficile far venir fuori una classe dirigente effettiva e una fasulla “guidata” dai cosiddetti pacchetti di tessere;

Per quanto attiene invece alle elezioni non di partito diciamo, non potendo imporre la norma anche agli altri partiti, bisogna creare un meccanismo di “primarie” che però sia lontano, distinto e distante dalle cosiddette primarie della sinistra, che come tutti sanno e sicuramente ricorderanno ha portato a votare da parte dei vari Vendola e Bassolino per esempio stranieri, ed in alcuni casi addirittura anche avversari politici, pur di “fare numero”. Ad esempio si potrebbe, lontano dalle elezioni naturalmente, creare elenchi di iscritti e non iscritti al partito che sia registrato e noto.

Insomma, un poco come il sistema americano: rendere noto il proprio orientamento politico non dovrebbe creare problemi in un Paese civile che vuole una classe dirigente che non si comporti come i “girasoli”. Per dare forza a questa impostazione bisognerebbe poi nelle leggi dello Stato inserire una norma che impedisca che il candidato eletto non possa “saltare” da un partito all’altro. Forza Italia prima e il Popolo delle Libertà poi, hanno raggiunto ottimi risultati proprio perchè ori dagli schemi dei pacchetti di tessere e dei poteri interni: chi vota Pdl vota indipendentemente dalla tessera e dalla partecipazione al Congresso o alle primarie. Quello che, secondo me, vogliono gli elettori è una classe dirigente figlia e progenie di Berlusconi, non asservita e non asservibile, non condizionabile dai giochi di Palazzo.

Quello che servirebbe è un violento ricambio, anche dall'alto delle gerarchie territoriali, ossia un colpo di spugna su tutti gli attuali dirigente e avanti le seconde e terze file, molte donne, molti giovani, anche tra chi, fino ad ora, ha fatto solo militanza. Si, violento perchè in un modo o nell'altro i "Signori delle Tessere" riescono sempre a esserci e ad emergere, o al massimo a far emergere amici parenti conoscenti e delfini vari....i quali altro non fanno che ubbidire ai comandi, alle indicazioni che il cosiddetto “capobastone” ingiunge e ingiungerà loro successivamente.

Sarebbe bello avere un Segretario che non conti le tessere e non cerchi alleanze coi "traditori", ma faccia di tutto per mandare Monti da dove è venuto, chiedere l'impeachement di Napolitano e l'uscita dall'euro, alzi la voce insomma, e che porti il partito a nuove ed immediate elezioni ripristinando una vera democrazia parlamentare....così non ci sarebbe bisogno di tessere e si vincerebbe ancora.

Lodi ha battezzato il Primo Congresso del Popolo della Libertà d’Italia, e le cose sono andate esattamente come si prevedeva...i soliti nomi, le solite facce e zero spaccato per militanti nuovi arrivati, giovani e donne.

Chi non ha potuto ricandidarsi a causa di alcuni impedimenti e/o incompatibilità voluti da Alfano ha agevolmente aggirato l'ostacolo candidando un suo fido (ma tanto a scegliere, decidere per se e per tutti gli iscritti e non sarà sempre chi non ha potuto ricandidarsi perché già ampiamente collocato...).

E voi cosa credete accadrà a Milano? Nessuno si fa sentire eppure in questo momento sarebbe importante far vedere che si riparano gli errori, che si dà spazio alle donne, ai giovani, ai militanti che hanno la passione, quella vera…


Saluti azzurri