mercoledì, novembre 30, 2011

Povera Italia!!!




Pensavamo d’avere una Repubblica Parlamentare e ci siamo trovati, senza colpo ferire, con una Repubblica Presidenziale. La nascita del governo Monti ne è l’evidenza. Un governo nato con la benedizione di Napolitano e dove si intravedono e sono anzi parte essenziale, i poteri forti.Ha ragione il referendario Mario Segni quando dice che è stato rotto lo schema del maggioritario secondo cui i governo viene scelto ai cittadini e quando cade si va al voto. “Il Presidente della Repubblica aggiunge Segni, ha gestito la crisi andando ben oltre i suoi normali compiti diventando interlocutore di governi stranieri”.
Quando si sente dire che questo è il governo del Presidente, molti fatti confortano l’affermazione. Certo è che al rientro da una missione all’estero, Monti aggiorna Napolitano senza riferire in Parlamento. Altro passo negativo è stata la riunione “carbonara” con Pdl, Pd e Udc senza convocare tutti gli altri partiti.

L’incoronazione di Monti e l’abbandono di Berlusconi presentano aspetti molto nebulosi. Sembrava che la causa di tutti i mali fosse il governo Berlusconi...invece ci siamo dovuti ricredere tutti, e accorgerci che la Borsa, lo spread e la crisi sono rimaste praticamente le stesse (lo spread era sotto i 500 con Berlusconi, adesso invece pure!!).E non si capisce neanche perchè rappresentanti di banche, manager, funzionari statali e non debbano poter essere più bravi, più concreti, più capaci dei governi politici che li hanno preceduti, e che con grandissimo senso di responsabilità si sono volontariamente fatti da parte pur non essendone tenuti. E dire che i soliti sapientoni arroganti di sinistra prevedevano che bastasse la sola uscita di scena dell'ex premier per riguadagnare subito 2/300 punti di spread....i soliti ridicoli!!!

Non c’è Monti che tenga. La speculazione mondiale continua e la situazione economica in Italia si aggrava. Stati Uniti e Gran Bretagna lavorano per demolire l’Euro e convincere i paesi asiatici (Pechino compresa) a puntare su dollaro e sterlina.La minaccia angloamericana tocca tutta l’eurozona (Germania compresa).
Il duo "Merkozy" adesso sta pensando di rivedere i trattati e di dividere l’Europa mettendo l’Italia in serie B. Per questo ci troveremo sotto l’albero di natale un bel regalo: tasse tasse tasse.
Povera Europa dei Popoli!! La moneta non funziona e la crisi dello spread è nelle mani del Rag. Filini, il miope collega di Fantozzi...



Saluti azzurri

venerdì, novembre 25, 2011

Dopo l'assoluzione di un mese fa dal processo "Mediatrade", Berlusconi ancora prosciolto per "Alitalia"




Chi risarcirà mai gli utenti dei milioni di euro spesi per architettare procedimenti che hanno la consistenza dei castelli di sabbia costruiti sul bagnasciuga?
A chi giova spendere così inutilmente risorse umane e finanziarie per il nulla, laddove ci sono in giro assassini e delinquenti che non si è riusciti a tenere dentro per decorrenza dei limiti di detenzione preventiva? Con “mafiosi innocenti” cui si è dovuto sospendere la pena (strage Borsellino) perchè estranei ai fatti e quelli che dei fatti son responsabili non si ha la più pallida idea di chi siano? Vabbé, lasciamo perdere con le domande retoriche.

La notizia secca secca è questa: Silvio Berlusconi, nella primavera del 2008, “non diffuse notizie false ne’ pose in essere artifizi idonei concretamente a provocare l’alterazione del prezzo delle azioni Alitalia poiche’ era intenzionato a trovare una valida alternativa all’offerta avanzata dalla societa’ francese Air France Klm attraverso il reperimento di una cordata di imprenditori italiani interessati all’acquisto della societa’ Alitalia cosi’ che la proprieta’, e quindi la gestione di quest’ultima, rimanessero in ambito nazionale”.

E’ uno dei passaggi della motivazione con cui il presidente aggiunto dei gip di Roma, Stefano Meschini, accogliendo la richiesta avanzata dal procuratore aggiunto Nello Rossi, ha disposto l’archiviazione del procedimento per aggiotaggio a carico di Silvio Berlusconi, dopo la denuncia presentata da un piccolo azionista dell’allora compagnia di bandiera italiana.Per il gip, nei confronti di Berlusconi non ricorrono neppure gli estremi di reato dell’insider trading “poiche’ non risulta che lo stesso sia venuto in possesso direttamente di informazioni privilegiate, cioe’ di carattere preciso, che non siano state rese pubbliche, concernenti, direttamente o indirettamente, uno o piu’ emittenti strumenti finanziari o uno o piu’ strumenti finanziari che, se rese pubbliche, avrebbero potuto influire in modo sensibile sui prezzi di tali strumenti”.

Stando al gip Meschini, Berlusconi “si e’ limitato a manifestare volonta’, intendimenti, progetti di carattere politico-economico riguardanti la sorte di Alitalia in base a dati di pubblico dominio e, per cio’ stesso, oggetto di contrastanti valutazioni nel dibattito pubblico relativo al destino della compagnia di bandiera, senza esprimere alcun dato tecnico e soprattutto alcuna notizia di carattere riservato, privilegiata e tale da influire sensibilmente, al di la’ della fonte da cui proveniva, sui prezzi delle azioni Alitalia”.Appunto. Allora perchè lo avevano accusato? Al momento dunque, Berlusconi conduce a valanga sui togati rossi…27 a zero!!!

Saluti azzurri

Giuseppe Sagliocco
www.giuseppesagliocco.blogspot.com

martedì, novembre 22, 2011

Crisi: ma i giornalisti hanno capito quello che sta succedendo?


Resto sconcertato nel vedere i giornalisti italiani, di certi giornali in particolare, legati ad ambienti che si rivedono in posizioni di sinistra; giornalisti italiani schierati, così come il più grande quotidiano italiano, a godere delle disgrazie dell’Italia in un’ottica in cui tutto fa brodo come per esempio l’aver visto cadere il governo grazie alle dimissioni date dal Presidente Berlusconi.

Egli infatti si è dimesso, non essendo tenuto a farlo, per un segno di discontinuità e con un atto di responsabilità che è stato evidente agli occhi di chi abbia un minimo di onestà intellettuale…Il Presidente Berlusconi e quindi il suo governo non sono mai caduti ma si sono dimessi che è diverso. Sottolineo inoltre come Berlusconi si sia dimesso pur non essendo mai stato sfiduciato in Parlamento, e pur avendo una solida maggioranza al Senato…tutto il resto è demagogia, i fatti sono questi.

Dimissioni quindi, che hanno portato alla sua “sostituzione” con il Prof. Monti, autorevole figura di tecnico voluto fortissimamente da Napolitano e che dovrebbe fare adesso, con il tramite di un nuovo governo esclusivamente composto da tecnici il cosiddetto ”lavoro sporco” per cercare di portarci fuori dalle secche di questa crisi globale, mondiale ed europea non certo italiana e non certo dovuta a Berlusconi o al governo di centrodestra.

E secondo voi questi novelli “scienziati” fino ad ora da tutti dimenticati e che qualcuno non a torto giudica essere parte dei cosiddetti “poteri forti” in Italia, improvvisamente dovrebbe fare ciò che la politica, i politici non sono stati in grado di fare? Bah…Ma i giornalisti italiani (ed alcuni politici) sono consapevoli di quello che sta succedendo? Dove vogliono arrivare i giornalisti italiani? La cosa importante era per loro unicamente poter dimostrare che Berlusconi non è stato capace di gestire la crisi? E adesso Monti, frettolosamente investito della onorificenza di senatore a vita dal solito Napolitano, dovrebbe fare miracoli?

Meglio dire che farà un mazzo tanto a tutti gli italiani, sarebbe più onesto e corretto! Ma si sa…basta che non sia Berlusconi………………….Se affonda l’Italia non ci sarà tempo per salire sui campanili e gridare a tutti che Berlusconi è stato «sconfitto».Se affonda l’Italia, affondiamo tutti noi, giornalisti compresi. Basta quindi con la solita cantilena... o credete forse che Casini, Bersani, Di Pietro, abbiano la bacchetta magica? Non ce l’hanno loro e non ce l’ha il neo senatore a vita Monti, nuovo capo del governo espressione chiara e diretta del Presidente della Repubblica Napolitano e non espressione della democrazia e del popolo sovrano...

Di positivo registro finalmente che sono cessati, per il momento, gli attacchi tanto faziosi quanto continui al precedente governo; la fiducia a Monti sarà anche illimitata e scelta da tutti o quasi, ma essa deve essere sicuramente “a tempo”, per far si che questo nuovo governo possa non appena il programma che la Ue ci ha richiesto di portare a termine sarà portato a compimento, andare a casa e lasciare spazio alla democrazia e alla Costituzione che prevedono scioglimento delle Camere e indizione di nuove elezioni, sì da lasciare finalmente e nuovamente la parola al popolo sovrano.Possibile che l’accanimento politico abbia preso il sopravvento anche sulla ragione?



Saluti azzurri

giovedì, novembre 17, 2011

Se a sinistra dicono che il governo non ha fatto nulla...

Non c’è modo migliore per rispondere alla disinformazione che dire la verità. Ecco perché, sperando di fare cosa gradita a tutti ho pensato ad un elenco di tutte le riforme dei governi Berlusconi, dal 2008 al 2011. A chi dice che si è chiuso un periodo buio, un ciclo negativo per la storia d’Italia, posso solo rispondere dimostrando che questi sono stati anni di lavoro. Non tutto quello che si doveva fare è stato fatto, certo, anche per oggettivi ostacoli impedimenti e ostruzionismi, ma è giusto ricordare l’esperienza dei governi di centro-destra come globalmente riformista e propositiva. Governi del Fare, a differenza dell’immobilismo degli esecutivi del centro-sinistra.

Continueranno a dire che nulla è stato fatto, che sono state promulgate soltanto leggi ad personam ed inutili per il Paese? Pazienza…intanto palesemente questo non è vero, e tcon questo elenco intendo fornire a tutti uno strumento adeguato anche per poter poi rispondere a menzogne e falsità diffuse dalla sinistra.
Ecco l’elenco dei principali provvedimenti del IV Governo Berlusconi (8 maggio 2008-12 novembre 2011).

RIFORMA DELLA SCUOLA E DELL’UNIVERSITA’ (legge 169/2008 e legge 240/2010) RIFORMA DEL PROCESSO CIVILE (legge 69/2009)

LEGGE SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLE GRANDI IMPRESE IN CRISI (legge 166/2008)

PACCHETTO SICUREZZA (legge 94/2009)

FEDERALISMO FISCALE (legge 42/2009 e gli otto decreti attuativi: dlgs 85/2010 sul federalismo demaniale; dlgs 156/2010 su Roma Capitale; dlgs 216/2010 sui fabbisogni standard; dlgs 23/2011 sul federalismo municipale; dlgs 68/2011 su autonomia tributaria di Regioni e Province; dlgs 88/2011 su perequazione e rimozione squilibri; dlgs 149/2011 su premi e sanzioni per Regioni, Province e Comuni;dlgs 118/2011 su armonizzazione sistemi contabili).

RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (dlgs 150/2009)

CODICE DELL’AMMINISTRAZIONE DIGITALE (dlgs 235/2010)

CODICE ANTIMAFIA (dlgs 159/2011)

ABOLIZIONE ICI: Da giugno 2008 non deve più essere pagata l’imposta comunale sulla prima casa, ossia l’immobile adibito ad abitazione principale;
SOSTEGNO AL REDDITO: Per sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti, dal primo luglio 2008 è partita la detassazione degli straordinari e dei premi di produttività. Un altro provvedimento concreto, il cui fine è quello di rendere meno leggera la busta paga di operai ed impiegati, per ridare potere d’acquisto a milioni di lavoratori dipendenti.
LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE: Da lunedì 9 febbraio 2009 i Comuni, attraverso un canale telematico, hanno accesso – in modalità protetta e tracciata – ai dati dell’anagrafe tributaria che riguardano i contratti di somministrazione di luce, gas e acqua, quelli di locazione, i bonifici bancari e postali per ristrutturazioni edilizie e le informazioni sulle denunce di successione di immobili. L’attività anti evasione fiscale dei comuni è incentivata e premiata con il riconoscimento di una congrua percentuale sui tributi recuperati. A queste misure, va aggiunta la realizzazione del federalismo fiscale che, con il coinvolgimento sempre più stretto degli enti locali, renderà ancora più complicato evadere
LOTTA ALL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA: Le nuove norme contenute nel “Pacchetto sicurezza” (legge 94/2009) ampliano i casi di espulsione degli immigrati clandestini e prevedono l’espulsione anche per i cittadini comunitari, attraverso la misura dell’allontanamento di chi non ha reddito o di chi delinque. Il limite della pena per applicare l’espulsione è stato ridotto a due anni (prima era di dieci).
EMERGENZA RIFIUTI: Il 21 maggio 2008, nella prima riunione operativa del Consiglio dei Ministri (tenutasi a Napoli come da impegno preso in campagna elettorale), attraverso il decreto legge 90/2008 il governo ha stabilito una serie di interventi che in soli 58 giorni hanno messo fine all’emergenza rifiuti in Campania. Erano ben 551 i Comuni della Campania interessati dall’emergenza. Questi centri producono circa 7.200 tonnellate di rifiuti al giorno: l’uscita dall’emergenza ha permesso di raccogliere e avviare a smaltimento la produzione quotidiana di immondizia insieme con le migliaia di tonnellate accumulatesi nei mesi precedenti.
RINEGOZIAZIONE MUTUI: Chi può accedere alla rinegoziazione? Tutti coloro che hanno acceso un mutuo a tasso variabile per acquisto, costruzione e ristrutturazione dell’abitazione principale. Le banche sono libere di aderire o meno alla Convenzione ma, se aderiscono, sono obbligate a rinegoziare qualora il cliente lo chieda. Nell’accordo tra Abi ed esecutivo rientra anche la istituzione di un Osservatorio sulla trasparenza dei mutui cui parteciperanno rappresentanti del Ministero dell’Economia, delle banche e dei consumatori. Costi portabilità azzerati.
STALKING: Introdotto nel codice penale il reato di «atti persecutori», il cosiddetto stalking che riguarda le molestie insistenti, che scatta quando c’è una ripetitività di azioni contro una persona. Per chi compie molestie insistenti, con l’inserimento del reato di stalking nel codice penale e il patrocinio gratuito per le vittime di stupri.
ALITALIA: Il 13 gennaio 2009, CAI, la nuova compagnia di bandiera, ha ufficialmente aperto i battenti, completando un lungo e faticoso percorso di molti mesi, nei quali la “cordata italiana” ha saputo superare molti ostacoli e raggiungere l’obiettivo di mantenere all’Italia una compagnia di bandiera. I possessori di azioni Alitalia sono stati indennizzati con le risorse provenienti dai “conti dormienti”. La legge sul salvataggio Alitalia (legge 111/2008) è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale il 23 giugno 2008.


Beh....tutto sommato non sarei così catastrofista, specie tenendo conto che l'Italia, come tutta l'Europa, si è ritrovata in una crisi della economia mondiale mai sofferta prima d'ora nella storia e di cui ancora non si intravede la uscita....non male no?


Saluti azzurri

lunedì, novembre 14, 2011

Monti: "Lacrime e sangue"...ma poi si vada presto al voto!!



Mi chiedo, ma abbiamo dato forse noi il nostro voto a Mario Monti ? NO, mi rispondo, la maggioranza di noi ad Aprile del 2008 ha votato per una coalizione che aveva in lista come presidente del consiglio, Silvio Berlusconi .
Da parte dei soliti noti si racconta una storiella: che l’Italia si trova finanziariamente alla deriva; in estate Buttiglione disse che l’Italia è “tecnicamente fallita” per colpa di Berlusconi e del suo Governo; qualche giorno fa la Mercegaglia diceva che siamo sull’orlo del baratro. Sarà proprio così?
Io non credo che Berlusconi sia il problema: dalla notizia delle voci di dimissioni il mercato azionario ha perso, in due giorni il 5,5% e lo spread BTP/Bund è arrivato ad oltre 500 punti. Poi si è abbassato sotto i 500, ma nel frattempo a livello politico nulla è cambiato. La Mercegaglia aveva detto che Monti è l’uomo giusto. Giusto per cosa?
Per avere chiaro ciò di cui si parla chiarisco i significati di tre parole:
Debito pubblico: è l’ammontare di quanto lo Stato deve ai suoi creditori e consiste per circa l’80% in titoli di Stato (BOT, BTP, CCT etc) ed il restante in altro. Al momento somma circa 1900 mld.
Deficit pubblico, è invece l’ammontare della spesa pubblica non coperto da entrate e ad oggi per l’Italia è del 3,6% circa ed in Europa solo la Germania ne ha uno migliore.
Spread: differenziale di rendimento a parità di durata.

Bene. C'era ieri chi sosteneva che fosse opportuno comprare e che la borsa italiana sarebbe schizzata in avanti. C'era anche chi sosteneva che fosse giunto il momento di aiutare l'Italia comprando titoli pubblici.
Oggi si, ieri no!
Di stupidi nel nostro Paese ce ne sono in quantità, come in quantità ci sono individui pronti ad affossare la nostra economia solo per pregiudizio ideologico e per odio politico.
Non c 'è bisogno di chiamarsi Bersani o Franceschini, nè Fini e Casini per essere avvoltoi.
Chi si aspettava un balzo della borsa, e per i BTP a 10 anni un deciso calo dello spread coi bund tedeschi, dopo l'affidamento dell'incarico a Monti, dovrà ricredersi.
La Borsa ha aperto bene, come le altre piazze in Europa, ma sta ripiegando sul neutro, in attesa che i mercati ci capiscano qualcosa di più. Senza fatti nuovi nelle economie europee, i mercati restano in attesa delle indicazioni di apertura di Wall Street.
Come accade di solito!
Ma vorrei discutere partendo da una leggenda: il debito pubblico è una colpa di Berlusconi.
Un qualsiasi soggetto che abbia un minimo di conoscenza della storia politica italiana e un minimo di correttezza e onestà intellettuale, comprende benissimo quando è stato creato e chi ha creato il debito pubblico; molti dei personaggi che oggi strepitano erano presenti in Parlamento quando si stava formando ma non risultano loro voti contrari all’aumento della spesa pubblica; quando nel ’94 Berlusconi divenne Presidente del Consiglio la frittata era stata fatta, mangiata e digerita.
Ora, però c’è stato il piano di risanamento, che è stato giudicato valido dall’Europa, anzi pare propri che lo abbia quasi dettato; allora, perché proprio ora sta succedendo tutto questo?
Nuove e antiche tasse con Monti? Fa nulla è per il bene del Paese. Ma come non era diventato il governo delle tasse quello appena defunto? Eh no. Quelli erano balzelli volgari e berlusconiani, questi sono nobili sacrifici per il riscatto della nazione…Misteri di quell’Italia un po’ cialtrona per la quale il concetto di bene comune ha un significato a dir poco fazioso. Si faccia brevemente quanto possibile da parte del neogoverno Monti, sperando di limitare le lacrime e sangue che ci attendono, ma poi si torni a dare, a stretto giro, voce al Popolo con indizione di elezioni democratiche.

Giuseppe Sagliocco
http://www.giuseppesagliocco.blogspot.com

mercoledì, novembre 09, 2011

Da Cesare in poi.... La Storia si ripete!!



I congiurati, impotenti e vili, trovano sempre qualche servo apparentemente fedele da comprare, che colpisca a tradimento il proprio capo magnanimo che lo ha accolto, loro nemico imbattibile, se non col tradimento. Ogni Cesare ha il proprio Bruto.E' il destino triste e glorioso dei grandi uomini. Oggi è toccato a Silvio.


Penso che ora ne vedremo delle belle: ogni ipocrisia e meschinità si rivelerà per quello che è, chi ha tradito avvertirà oggi più che mai la gravità delle proprie azioni sulla propria coscienza e dovrà sopportarne gli effetti. Ma una cosa mi consola: a breve non vedremo più passeggiare nel Parlamento italiano i tanti irrispettosi, irriconoscenti e inutili parlamentari da sempre beneficiati dal nostro Presidente, e di loro sarà ricordata solo l'infamia del tradimento.


Berlusconi a breve non ci sarà più e molti saranno felici, altri ne piangeranno la “dipartita” . Gli uni penseranno di aver risolto i problemi dell’Italia gli altri si sentiranno orfani in quanto non hanno più il grande imprenditore capace di fare miracoli. Ma come stanno veramente le cose? Già ieri nella stessa Camera alla notizia che il Governo non aveva più la maggioranza non si sono sentiti i soliti schiamazzi da stadio. Come se tutti fossero rimasti attoniti (ricordate Manzoni: “così percossa, attonita, la terra al nunzio sta muta…..”) e come se fosse per un attimo balenato nei loro cervelli un pensiero: e ora? Già ora che cosa succede? Purtroppo è vero che l’Euro e questa Europa ci costringono a non avere una nostra sovranità nazionale.


La nostra politica economica non la facciamo più noi ma la Bce e gli altri burocrati che gli girano intorno. Quindi noi saremo costretti (per sempre?) a prendere le decisioni che ci verranno imposte. E tutto ciò come si concilia con le “ideologie” (immaginando che ce ne siano ancora). Riforma delle pensioni, liberalizzazioni, riforme strutturali (il termine evoca un qualcosa fatto sempre in danno dei più deboli), chi le farà? La Camusso? Di Pietro (che già parla di macelleria sociale), Bersani (che dice di non essere disposto a votare certe cose), Vendola o chi? E chi si potrà permettere di fare una vera riduzione della spesa pubblica colpendo anche le famose caste? Ma poi mi chiedo: vi pare giusto far fare riforme “liberali” a socialisti e riforme “socialiste” a liberali? Ma come usciremo da questo serio guaio? Avverrà il miracolo per cui la nostra mediocre classe dirigente farà le cose “giuste” senza pensare ai, peraltro, legittimi interessi di parte?


Silvio Berlusconi annuncia le dimissioni, la sinistra fa la ola, ma lo spread sui titoli pubblici resta alto. I conti non tornano, dunque. Non ci avevano detto che via Berlusconi tutto d'incanto sarebbe andato a posto? O forse, ci diranno, dipende dal fatto che non è andato via del tutto e definitivamente, magari alle Antille?


La solita, insulsa sinistra!!! E questi dovrebbero/vorrebbero governare il Paese?


Meditate elettori, meditate.....



Saluti azzurri

domenica, novembre 06, 2011

Licenziamenti: I "resistenti" e la cultura ottocentesca.


La polemica sui “licenziamenti facili” è figlia di una cultura ottocentesca che ignora i cambiamenti del mercato mondiale ed è oltraggiosa per l’intelligenza degli italiani: già ora nelle aziende con meno di 15 dipendenti, dove lavora circa la metà degli occupati, non vige la giusta causa. Purtroppo oggi, ma già da qualche anno come sappiamo, si va dipanando una campagna fatta di ipocrisie e falsità, che tende a rovesciare come un guanto il senso delle cose...

E se ora il governo si propone di intervenire sui contratti di lavoro, seguendo la strada indicata dal disegno di legge presentato dal senatore dell’opposizione Pietro Ichino, è solo per aumentare la competitività del Paese, aprire nuovi spazi occupazionali per le donne e per i giovani, e garantire a chi perde il lavoro l’aiuto della cassa integrazione per trovare una nuova occupazione.

Il problema è di ridurre le cattive abitudini, scongiurare un’estensione abnorme del lavoro precario, offrire un futuro qualificato ai giovani e alle donne rimuovendo solo e soltanto le rigidità improprie che impediscono l’allargamento della base occupazionale e produttiva, per avvicinarci agli obiettivi del Trattato di Lisbona sulla partecipazione al mercato del lavoro, purtroppo ancora lontani.

Il lavoro è cambiato. Sono cambiati i bisogni e le aspettative sociali. Il lavoro socialmente tutelato ha le sue ragioni, ma gli investimenti in ricerca e in sviluppo, il rischio d’impresa e il ruolo delle politiche pubbliche si misurano con la capacità di competere produttivamente in una dimensione infinitamente più grande e varia che nel passato, di rendere il lavoro un’utilità sociale di cui andare orgogliosi, una scala da salire per vedere meglio l’orizzonte, non un buco in cui ripararsi.

Abbiamo un orizzonte stretto e ravvicinato per varare alcuni provvedimenti in favore del lavoro e dello sviluppo, capaci di rimettere in moto la produzione di ricchezza nel manifatturiero e nei servizi, in particolare capace di restituire orgoglio e fiducia al Mezzogiorno italiano, e diciotto mesi di serio e responsabile lavoro prima del compimento della legislatura.

Rimettere in moto la macchina demagogica del catastrofismo e del pessimismo può essere l’istinto politicista di pochi, ma non deve essere la pratica dei molti, nella maggioranza e perfino nell’opposizione, che si rendono conto della necessità di crescere. Possiamo farcela...io ci credo!!

Saluti azzurri

mercoledì, novembre 02, 2011

Dall'Ue giudizio positivo sulla lettera di intenti. Tremonti si è defilato


Dopo il grande successo riscosso dal Premier in Europa, sfido qualsiasi Istituzione , sindacato o partito, compresa la Lega, a criticare le misure necessarie sui licenziamenti facili e l'esigenza di innalzare l'età pensionabile a 67 anni, perché sono le stesse misure che ci ha "ordinato" l' Europa.
Sono impegni precisi, importanti per il presente e per il futuro del nostro Paese. Tutti dovrebbero fare il tifo perché vengano realizzati ma anche stavolta sembra che l'ostilità contro il proponente, vale a dire Berlusconi, prevalga sul contenuto della proposta.

Mai come in questo periodo giocare al "tanto peggio, tanto meglio" comporterà un grave danno per l'Italia e per il destino di molti, a partire dai giovani. Noi ce la metteremo tutta, per sostenere lo sforzo del premier e del governo.
Pertanto i partiti e le caste che intendono combattere il Governo Berlusconi su questa serie di provvedimenti "combatterebbero" contro le massime Istituzioni Europee! E l' Europa difenderà il nostro Governo a spada tratta! I sindacati dovranno abbassare un pò la coda, altrimenti il Governo sarà costretto non solo a modificare l'art. 18 ma a modificare costituzionalmente la disciplina sul diritto di sciopero. Un diritto spesso abusato, perché solo in Italia, così come il sistema giudiziario, il diritto a scioperare è usato come un vero e proprio strumento politico-ideologico e anche, diciamola tutta, per non fare un bel nulla. L’Italia ha regole troppo rigide sui licenziamenti.

L’abito ideologico tipico dei sindacalisti e dei politicanti ex PCI prevede una condanna pregiudiziale su qualsiasi misura atta a rendere più flessibile il mercato del lavoro e a favorire l'innalzamento dell'età pensionabile. I sindacati, fosse per loro, condannerebbero i giovani di oggi alla totale bancarotta dello Stato tra pochi anni. E anche sui licenziamenti siamo l’unico paese al mondo che ha regole così rigide! Non esiste alcun Paese al mondo con regole così rigide sui licenziamenti…Quindi la Camusso & CO strombazzino pure quanto vogliono, ne hanno diritto, a patto che le loro manifestazioni non rechino danni ai beni pubblici e non ostruiscano chi deve andare a lavorare. Vadano pure in piazza, ma queste misure verranno approntate a qualsiasi costo perché non applicarle significherebbe far pagare all' Italia di domani il costo più alto che sprofonderebbe l' Italia in una crisi molto ma molto peggiore di quella che ha colpito la Grecia oggi.

Il pacchetto sarà composto di vari disegni di legge, uno per ogni singolo settore: non si tratta di misure che riguardano interessi di questa o quella parte, soprattutto non della maggioranza o di altre categorie, ma riguardano gli interessi dell'Italia e degli italiani. Auspico che l'opposizione voglia uscire dai panni stretti che finora ha indossato, nel dire sempre no e essere sempre contro e voglia con noi partecipare all'attuazione di queste misure che servono all'Europa, e servono anche all'opposizione. Quelle introdotte non sono così negative come in Grecia, dove ricordo ci sono state misure che hanno riguardato addirittura il licenziamento di un numero importante di impiegati pubblici, la diminuzione del 25% degli stipendi. Nulla di tutto questo da noi. Da noi c'è solo la mobilità e la possibilità che degli impiegati pubblici siano messi in cassa di integrazione per dei periodi limitati.

Anche Bossi scrivevo all’inizio, è contro i gufi della sinistra: "Il Cav ha agito bene, si va avanti"...Il leader della Lega considera positivo il giudizio dell'Unione europea sulla lettera di intenti inviata dall'esecutivo. "Se non avessimo risposto nel modo giusto all’Europa sulle pensioni saremo andati subito al voto, ma Berlusconi ha risposto nel modo giusto". Poi bacchetta Tremonti: "Sulla lettera si è defilato, ma resto suo amico".

L’opposizione? Beh, come al solito sperava nella débâcle. E invece il Cav convince Bruxelles: nel piano innalzamento dell’età pensionabile e meno vincoli ai licenziamenti. È la strada delle riforme liberali. Avanti così!!!



Saluti azzurri